Introduzione
Ero seduto sulla terrazza della nostra casa di vacanza nel Jura francese.
Bevevo un buonissimo espresso, ero a torso nudo, il sole scaldava bene e
l'aria era ancora fresca. Sul prato davanti a me un asinello pascolava.
Più lontano giù nella valle vedevo una mandria di mucche
al pascolo. Siccome portavo i miei apparecchi acustici, sentivo anche
le grida dei diversi uccelli sugli alberi vicini.
Attraverso la porta aperta vedevo mia moglie che leggeva nella sala.
Il cielo era azzurro, anche se qualche cirro passava molto in alto.
Veramente un momento di felicità.
La felicità
Io non credo che la felicità sia uno stato permanente. Mi accontento
di pensare che vi siano nella vita di ognuno dei momenti in cui ci si sente
felici. Secondo me si possono avere questi sprazzi di felicità quando
si riesce a dimenticare il passato e a non pensare al futuro.
Si è quindi completamente e solo nel presente.
In un certo senso si tratta un po' di un auto-inganno, perché la
vita comporta un passato e un futuro.
Ma generalmente questi sono un peso che
fa bene dimenticare, anche se solo per poco tempo.
Forse certi monaci riescono a prolungare questo stato di felicità: a
me basta sapere che posso riuscire ad averne un po' ogni tanto.
Ed è questo che auguro a tutti voi.
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